Fred Dichiera - Alfred Dichiera
Ho conosciuto la famiglia Dichiera nel ormai lontano 2003 in occasione di un viaggio in Australia dove, a Mildura, aiutai i Dichiera nella raccolta stagionale dell'uva.
Arrivavo come un backpacker, zaino in spalla, e la voglia di spaccare il culo al mondo. Ho lavorato duro i 3 mesi in fattoria, avevo 28 anni ai tempi. Fred dal primo giorno mi trattò come un figlio, mi diede vitto, alloggio e tanta cordialità. Il tardo pomeriggio di ogni giorno era solito portarmi nel mio "rifugio" ai piedi delle viti, i suoi pomodori, qualche altro frutto della sua terra spesso accompagnati da qualche bottiglia del suo incredibile vino che da quanto dolce era da considerarsi a tutti gli effetti spremuta di uva ad alto tasso alcolico.
Quindi oggi incollo qui su questo blog, un articolo scritto nel 2004 durante quella che considero la più bella esperienza fatta in tutta la mia vita.
Ti auguro un buon viaggio Fred! In me solo il rammarico di non averti potuto rivedere un'altra volta presentandoti i miei figli.
Buon viaggio, di cuore!
Raoul
La raccolta d’uva a
Mildura (4 Marzo 2004)
Dove il
raccolto è ancora quella di “una volta”
Il
più piccolo stato
Per
chi non lo sapesse il Victoria, lo stato più piccolo dell’Australia (la sua
superficie equivale a circa quella dell’intera Gran Bretagna) è lo stato insieme
al South Australia che presenta le condizioni climatiche e di terreno ottimali
per la produzione di uva da tavola e da vino, e benché tale industria sia
ancora giovane questa sta rapidamente guadagnando consensi a livello
internazionale, la maggior parte delle più importanti aziende vinicole esporta
in Asia ed Europa e secondo stime eseguite da studiosi il vino e l’uva da
tavola sono tra i prodotti di esportazione più in crescita in Australia.
Uno
dei motivi per cui l’esportazione di tali prodotti trova forte crescita è
sicuramente l’alto rapporto qualità prezzo e, nonostante la lunghissima
distanza dall’Europa sono sempre di più i piccoli e grandi produttori europei
che importano da aziende vinicole australiane, segno questo, che i costi di trasporto non sono poi cosi
incisivi se paragonati al costo di acquisto oggi in Europa.
Per
meglio esemplificare quanto appena descritto possiamo dire che, con 7-10 Au$ (1
AU$ = 0.63 di Euro) alla Trentham, un
‘azienda vinicola in forte crescita a Mildura, un privato può acquistare un
vino del tutto accettabile e, chi è disposto a spendere $20 può tornare a casa
con un vino molto buono, chiaramente i prezzi si abbassano quando si pensa in
termini di containers.
Per
quanto concerne l’uva da tavola gli agenti esportatori locali la acquistano pagando alle fattorie 10-13 Au$ a
scatola. (mediamente una scatola di uva raccolta sono 9/12 kg).
Le
aziende vinicole nel Victoria si estendono per lo più su quasi tutto il
territorio dello stato con eccezione delle regioni calde e secche dell’ovest e
cosi le fattorie che producono uva da tavola.
Terra
rossa
Una
delle zone agricole più ricche è senz’altro la città di Mildura che con i suoi
25000 abitanti composti per lo più da viticoltori e possessori terrieri
costituisce un punto saldo e di riferimento per l’economia dello stato.
L’etimologia
della parola “Mildura” significa “terra rossa”, la città è bagnata dal
fiume Murray che ne è anche confine con
l’adiacente stato del New South Wales, lo stato della città di Sydney.
All’ingresso
della città si viene accolti con un’ insegna che reca tale scritta: “Welcome to
Mildura rural city” ed in effetti l’atmosfera “rural” si respira tutta.
In
città e in tutta la zona circostante Mildura si estendono per decine di km
campi di viti proprietà delle diverse fattorie
e questo è il motivo principale per cui Mildura nel perioco del raccolto
(Gennaio- Maggio) diventa tappa di una
moltitudine di giovani backpackers (viaggiatori con zaino in spalla) che fanno sosta nella speranza di trovare un’
occupazione come “picker” letteralmente
“raccoglitore” di frutta.
Data
la sempre maggior affluenza di visitatori è sorta da poco in paese un’agenzia
di collocamento che è utile contattare verso dicembre per poter essere sicuri
di avere un posto per inizio raccolto.
I
turni di lavoro potranno talvolta sembrare “massacranti” per chi viene dalla
città ed è sempre stato abituato ad un lavoro più “impiegatizio” e, a rendere
tutto ancora più pesante è il clima secco e torrido , con picchi di caldo nel mesi di
Febbraio – Marzo, intorno ai 45 gradi, e
, per chi non lo sapesse l’Australia possiede il record per il più alto tasso
di tumori della pelle a causa dell’
effetto serra.. La retribuzione varia dai 10 ai 13 Au$ all’ora ed alcune
fattorie addirittura forniscono alloggio, in caso contrario dovrete sistemarvi
in città e disporre di un mezzo di trasporto, o sperare di avere un collega di
raccolto che viva nella stessa città a cui chiedere il passaggio quotidiano,
l’ospitalità australiana non vi negherà mai una cortesia di questo genere.
FRUIT OF THE GODS
E’
questo lo slogan che accompagna ogni cassetta di uva della fattoria
“Dichiera” situata a circa 13 Km da Mildura città.
Qui
i Dichiera si sono instaurati dal 1949, e Fred Dichiera uno dei sette figli iniziò dal 1956 la
produzione di uva da tavola , oggi a
occuparsi della tenuta sono Fred, sua moglie Anne e il figlio Nelson i quali continuano
a produrre uva della migliore qualità.
Di
sicuro dal 1956 ad ora sono cambiate molte cose, le condizioni di mercato si
sono fatte man mano negli anni meno
favorevoli, il mercato è sempre più saturo a causa dei tanti competitors ma
nonostante tutto c’è un continuo sforzo da parte dei Dichiera di continuare a migliorare la
qualità della propria uva nel proprio
terreno che ormai raggiunge gli 86 acri (c.ca 348.000 mq).
L’intero
ciclo di produzione e gestione
dell’uva è abbastanza articolato si va
dalla semina (innesto) al raccolto, e sicuramente quest’ ultimo
è il periodo più impegnativo del
processo, poiché accompagna alla normale
gestione e mantenimento delle viti (spray, potare, innestare, etc.) anche la gestione degli ordini dei grandi
agenti di esportazione da evadere giornalmente.
La
fase di raccolto parte con la metà di Gennaio e si protrae fino alla fine di
Maggio.
Le
persone che si occupano di raccogliere l’uva , Pickers e Packers,
(letteralmente “raccoglitori” e “impacchettatori”) sono normalmente viaggiatori
di passaggio in cerca di un lavoro temporaneo o stagionale, persone che spesso
non hanno mai avuto esperienza di raccolti, ma che dopo poche settiamane si
integrano con il lavoro.
Ed
è qui la prima grande differenza della fattoria Dichiera, Fred lavora con sole
persone di “fiducia” , amici, gente che lavora con lui ormai da anni, parte di
queste persone ha avuto a sua volta una
fattoria e quindi conosce i problemi di gestione. E’ durante la fase del
raccolto che avviene la selezione e la scelta dell’ uva e solo persone con esperienza
possono assicurare e garantire una maggiore qualità ed affidabilità mantenendo
ottimizzati i tempi di raccolto.
E’
solo nei periodi di maggior impegno, dove gli ordini rischiano di accavallarsi
e creare congestione che Fred si avvale anche dell’aiuto di viaggiatori o
backpackers di passaggio, ma questi verranno affiancati dai più anziani e
instradati verso corretti parametri di raccolto richiesti dai Dichiera.
NEL CUORE DEL RACCOLTO
Le
fasi per il mantenimento e gestione dell’uva si dividono in:
-
La
fase del raccolto o Picking che come sopraccitato si protrae da Gennaio a
Maggio
-
Pruning,
il tagliare i grappoli e le foglie per pulire completamente la vite di modo che
possa rifiorire poi in primavera , questa fase inizia a Giugno e termina a
Settembre
-
Bunch
thinning and trimming, potare la vite da rami , foglie e grappoli superflui per irrobustire la stessa, questa
fase inizia a ad Ottobre e termina a Dicembre.
Picking
La
fase che analizzeremo ovvero quella del
raccolto, si suddivide nelle seguenti macro fasi che avanzano parallelamente
ogni giorno:
-
Picking, la fase di raccolto vera e propria nei campi,
che include la fase di scelta e impacchettamento.
-
Loading,
ovvero il caricamento delle scatole
contenenti l’uva raccolta e selezionata su dei carrelli posizionati sul
trattore, il quale li depositerà nello shade affinché questi siano messi in
cella frigorifera.
-
Leading,
in questa fase vengono chiuse e sigillate le scatole e preparati i vari bancali
per le spedizione.
-
Il
ritiro della merce da parte dello spedizioniere.
Durante
la fase di raccolto ogni picker avanza dall’inizio di una fila di vigneti percorrendola tutta e
raccogliendone l’uva che soddisfa i parametri di raccolto per quella
spedizione.
Il
picker ha il compito di raccogliere il grappolo e di “pulirlo” asportandone gli
acini compromessi, ovvero quelli troppo
soffici o bacati di modo che una volta
confezionati i grappoli si possano mantenere per settimane.
A fianco del picker vi è un packer,
costui procederà ad impacchettare la frutta raccolta e pulita dal picker,
attuando la selezione di prima e seconda scelta in base alla misura degli acini
(quelli con diametro inferiore a 16mm rientrano nella seconda classe) e
inserendo l’uva nelle rispettive scatole che dovranno pesare mediamente 9 -12 Kg .
Il
packer possiede un carrello (trolley) dotato di tendalino e sui cui è posta una
bilancia per pesare direttamente le scatole impacchettate che a peso raggiunto
verrano poste sotto la vite ed in seguito ritirate e poste sul trattore. Le
scatole sono anch’esse poste sul carrello e a loro esaurimento si sentirà talvolta
elevarsi il grido “boxes” la quale
richiesta verrà soddisfatta prontamente da Fred o Nelson che distribuiranno le nuove scatole a
bordo di un quadrimoto dotato di carrello a pendice, sicuramente il mezzo più
veloce e adatto a tale compito.
La maggior parte delle volte picker e packer lavorano in coppia, uno “pulisce” un lato della vigna e l’altro si occupa dell’altro lato, questo perché talvolta le viti sono talmente fitte da rendere poco visibile e a volte inaccessibile i grappoli se si raccogliesse solo da un lato o viceversa quando un lato della vite è troppo basso o folto entrambi procederanno solo dal lato opposto.
A
volte nei periodi di grande lavoro i pickers potranno essere anche due, in
questo caso il più delle volte il packer avrà solo il compito di impacchettare
la frutta.
Non
tutti i tipi di Uva richiedono lo stesso impegno da parte dei pickers, l’uva
rossa ad esempio va osservata assai bene prima di essere tagliata, questo
perché dietro apparenti grappoli maturi si possono celare grappoli parzialmente
acerbi, quindi il grappolo prima di essere tagliato va girato più volte e
cercato di osservare non in zona d’ombra. La luce infatti gioca un fattore
molto importante nella raccolta di uva rossa, poiché questa tende ad essere
meno visibile poiché scura, normalmente nelle giornate di raccolto di uva rossa
l’inizio della fase di raccolto viene posticipata di 1 ora per dare modo al
sole di essere già completamente uscito.
Per
ricordarsi delle aeree già “pulite” , ovvero dove sono già stati raccolti i
grappoli si prende come riferimento il “post” il paletto da dove parte la nuova
vite.
La
fase di raccolto inizia alle 6.00 – 7.00 di ogni mattina a seconda del mese
(per questioni di luce solare) e fino
alle 10.00 il lavoro proseguirà senza
sosta, infatti questo sarà fermato solo dal grido “ Smoko” , slang australiano
per identificare la pausa sigaretta, dove Anne si presenterà con termos caldi,
biscotti e a volte dolci caserecci per trascorrere con i propri lavoratori i
successivi 15 minuti.
Tutti
si siederanno sotto le viti alla ricerca di un po’ di ombra assaporando i dolci
e dissetandosi con tea e caffè portati da Anne.
Loading
Finita
lo “smoko” il rumore di accensione del trattore darà l’inizio alla fase di
loading ovvero di caricamento sullo stand del trattore delle scatole preparate
fino a quel momento. Una volta che lo stand è stato riempito il trattore
tornerà al capannone e lo stand sarà deposto nella cella frigorifera dove la
frutta verrà conservata ad una temperatura di 0 +/- 1° C
La
fase di loading dura alternata tutto il giorno, vale a dire che mediamente il
trattore passa dalle 5 alle 10 volte per
raccogliere le scatole preparate ( a secondo del carico di lavoro), ogni stand contiene dalle
50 alle 70 scatole ( a seconda di quelle utilizzate per la spedizione) quindi
giornalmente a lavoro terminato si potranno contare dalle 250 alle 500 scatole
tutte deposte in cella sui rispettivi stando.
La
giornata lavorativa termina solitamente per le ore 15.30 / 16.00 , quando il
sole raggiunge il punto di massimo calore,
tutti si ritirano, si aspetta il
crepuscolo che offre colori visibili solo nei cieli del Victoria e si riposa la
notte pronti per la leva delle 5.00 dove si partirà con la terza fase , quella
di leading.
Leading
La
mattina alle h. 5.00 ci si reca al capannone per preparare e chiudere le
scatole.
Gli
stand vengono portati fuori dalla cella frigorifera e si completa la chiusura
delle scatole e la preparazione dei banacali.
Come in una vera e propria catena di
montaggio si posizionano le scatole sul
tappeto scorrevole, il primo anello ha il compito di riporre sul tappeto
scorrevole le scatole prendendole dallo standi, il secondo di porre in cima alle stesse un foglio di
carta speciale che aiuterà la
conservazione, l’anello seguente si occuperà della chiusura per
infine passarle all’ultimo anello che le disporrà sul bancale. A bancale
ultimato questo verrà sigillato, e predisposto per una spedizione oltre oceano,
ed infine riposto nuovamente nella cella
frigorifera questo insieme agli altri preparati verranno poi ritirati nel corso
della giornata dallo spedizioniere.
Ma che fine fa l’uva
che non soddisfa i parametri del raccolto?
Durante la fase di raccolto tutti i grappoli
che contengono acini troppo maturi o non adatti ai parametri di raccolto
vengono riposti in appositi secchi, senza operare scelte, divisioni o pulitura.
I secchi , deposti sotto le viti , verranno a
fine giornata raccolti e svuotati sulle reti dove l’uva verrà essiccata al
sole. Su questa uva verrà poi passato
uno spray di potassio e carbonato che velocizzerà il processo di seccatura.
Le
qualità di uva che si possono trovare all’interno della tenuta Dichiera variano
dalla formidabile RED GLOBE , uva rossa con acini grandissimi, alla THOMPSON
SEEDLESS, un uva sultana (senza semi) sulla quale , nel periodo di crescita,
viene dato uno spray per ingrandirne gli acini per meglio soddisfare le
richieste di mercato.
Ci
sono poi la CRIMSON SEEDLESS ,
la CALMERIA ,
la FLAME SEEDLESS
e la MENINDEE SEEDLESS ,
ognuna delle citate è garantita da standard qualitativi assai elevati.
UVA
, UN PRODOTTO “DIVINO!!”
Di
sicuro Fred Dichiera ha dedicato una vita a ciò che meglio sa fare, la
coltivazione dell’uva, nonostante la tecnologia incalzi con ritmo celere anche
in Australia l’esperienza di un uomo gioca ancora parte rilevante nel suo
mestiere.
Oltre
alla passione per il proprio lavoro Fred da vero esperto in settore ne ha una
di tutto rispetto, quella per il vino ma non per un vino qualsiasi, il vino
prodotto dalla sua uva.
Nel
totale di acri della fattoria Fred ha riservato un minimo spazio per la coltivazione
di uva Chiraz, Cabernet Sauvignon e Chardonnay , qualità queste di uva da vino
differenti da quella da tavola soprattutto per dimensione, di fatti l’uva da
vino presenta grappoli con acini molto più piccoli.
Fred
annualmente raccoglie questa uva da cui
produce dell’ottimo vino artigianale, è un peccato che questa produzione sia
limitata al solo uso personale perché questo vino è quanto di più buono e
genuino un comune mortale abituato a bere vini industriali possa immaginare, un
sapore genuino, un vero e proprio succo di uva con un tasso alcolico di 13°.
La
regola che Fred ci ha rammentato è : “Per fare un vino buono ci vuole l’uva
buona!”, oltre a questo crediamo che parte
del suo successo sia dato oltre che dai barili di legno di quercia americana forse anche da quel “tocco” che solo un esperto di uva può
avere.
Raccolto uva Shiraz 2004,
Fred Dichiera utilizza un macchinario importato
dall’ Italia per separare gli acini dai gambi e creare il mosto.
In
basso creazione del mosto, Fred Dichiera
mentre imbottiglia il vino della vendemmia 2003.
Si ringrazia la famiglia Dichiera per il calore e
l’ospitalità dimostrati.
Raoul
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